Relazione dell’Osservatorio sull’autismo per l’Assemblea dell’Eurofedera-zione di psicoanalisi. Paris 16/11/2024
A livello internazionale, l’OMS ha pubblicato alla fine del 2023 una serie di testi sotto il titolo Pacchetto di interventi di riabilitazione[1], il cui numero 5 è dedicato ai Disturbi dello sviluppo neurologico, ivi compresi i disturbi dello spettro dell’autismo, e i disturbi dello sviluppo intellettuale. Questa tendenza, che si impone, colloca l’autismo tra il neuro e la disabilità ed è nei suoi effetti epistemici, clinici e politici, che dobbiamo trarre conseguenze. La sua lettura mostra con crudezza, il radicalio del soggetto e della soggettività nel considerare le difficoltà delle persone con autismo e le loro famiglie e le opzioni di trattamento.
Nessuna novità, allora. In questo senso qualcosa di diverso può venire dal lavoro che sta svolgendo una commissione dell’AMP, come organismo consultivo dell’ONU, e questo organismo mondiale, per l’elaborazione di un documento sull’Orientamento Lacaniano in relazione all’autismo, Secondo il nostro collega Iván Ruiz.
Nel quadro delle scuole dell’Eurofederazione, vale la pena di notare che, insieme al funzionamento regolare e consolidato di istituzioni a lungo termine come Antenne 110, Le Courtil, Nonette o CERA; altre istituzioni più giovani, come TEAdir in Catalogna o Antena 00100 a Roma, avanzano consolidando il loro lavoro.
Un riferimento particolare merita la serie di strutture che accolgono soggetti autistici da parte dei membri della NLS e dei gruppi della NLS, in Albania, Grecia, Irlanda, Israele, Polonia e Svizzera, con diverse strutture istituzionali: Servizi psichiatrici e di psichiatria infantile in Centri ospedalieri o in Istituti, Unità cliniche e Centri di cura terapeutica; Ospedale di giorno per crisi e valutazione a breve termine; Istituzioni residenziali e Centri di accoglienza diurna, nel quadro dei servizi sociali o sanitari; Centri diurni e scuole specializzate. In tutti loro accolti bambini, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico, disabilità, gravi disturbi mentali, diverse forme di sofferenza psichica e difficoltà nel legame sociale. Ognuna di esse, in forme diverse, mantiene spazi per la formazione, per l’esposizione e il controllo della pratica che svolgono, come seminari clinici, presentazioni e discussione di casi, spazi di supervisione. Una parte di coloro che svolgono la loro pratica in questi dispositivi sono in analisi con membri della NLS o di uno dei suoi gruppi.
Un dossier dettagliato, con le informazioni che ciascuna delle scuole EFP ha inviato all’Osservatorio, sarà diretto alle rispettive presidenze in modo da poter essere trasmesso ai colleghi che lavorano con persone autistiche e alle loro famiglie, per coloro che possono essere uno strumento di lavoro utile.
Jesús Sebastián, per l’Osservatorio sull’autismo dell’EFP